Da gennaio a marzo installati circa 85 MW di nuova potenza FV. Crescono le installazioni di taglia media. Si ferma di nuovo invece l’eolico, con installazioni in calo del 79% rispetto al picco del primo trimestre 2015. Sull’ultimo trimestre 2015 il FV resiste con un +0,3%, calano tantissimo idroelettrico ed eolico.
Le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico nei primi tre mesi del 2016 sono complessivamente calate del 25% rispetto al primo trimestre del 2015 ma prosegue il trend positivo per il fotovoltaico: la potenza installata nel primo trimestre del 2016 raggiunge circa 85 MW registrando un aumento del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Analizzando anche le variazioni congiunturali rispetto all’ultimo trimestre del 2015 si osserva che resiste il fotovoltaico (+0,3%), cala l’idroelettrico (-71%) e frena bruscamente l’eolico (-93%).
È quanto emerge dai dati del sistema Gaudì di Terna, elaborati e diffusi da Anie Rinnovabili.
Il fotovoltaico
Nel FV anche il numero di unità di produzione risulta in aumento, del 6%. Per gli impianti sino a 20 kW e superiori a 500 kW non si registrano variazioni rilevanti di potenza installata, mentre per taglie tra 20 e 500 kW c’è un aumento del 126%.
Le piccole taglie (fino ai 20 kW) continuano ad attestarsi sul 62% della nuova potenza fotovoltaica installata e corrispondono al 96% degli impianti connessi. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata e Molise.
L’eolico e l’idroelettrico
In netto calo, invece, la potenza dei nuovi impianti eolici installati (circa 13 MW) che nei primi tre mesi dell’anno si è ridotta del 79% rispetto al primo trimestre del 2015.
Il settore dell’eolico ha la peculiarità di presentare picchi di potenza installata perché condizionato dalle dinamiche degli impianti di grande taglia che hanno iter autorizzati più lunghi e dalle barriere originate da modifiche delle normative regionali: a marzo 2015 c’è stato un exploit della potenza installata con oltre 50 MW mensili.
Le richieste di connessione di unità di produzione di taglia inferiore ai 200 kW costituiscono il 98,6% del totale, a cui corrisponde l’86% della potenza connessa in rete. Per quanto riguarda la diffusione territoriale, il 90% della potenza connessa è localizzata nelle regioni del Sud e nelle isole: Basilicata, Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna.
Si registra un calo inferiore all’eolico per il comparto dell’idroelettrico che vede ridursi la nuova potenza installata del 44% rispetto allo stesso periodo del 2015. Tutti gli impianti idroelettrici connessi nel primo trimestre del 2016 sono di taglia inferiore ai 3 MW. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono Toscana, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Attese e incognite normative
Nel comunicare i dati Anie Rinnovabili commenta anche il via libera della Commissione Europea sul Decreto FER non FV. “Finalmente, ma purtroppo il provvedimento non è stato ancora pubblicato in GU. Ciò sta comportando un ritardo di circa un semestre sulle tempistiche dei bandi previsti per i registri e le aste. Sicuramente il decreto consentirà la revisione del contatore degli incentivi elaborato da GSE, la cui attese di proiezione sono di miglioramento sulla parte breve della curva e peggioramento sulla parte lunga. Sarà importante comprendere gli effetti del decreto per tutti quegli investitori che stanno portando avanti progetti di impianti ad accesso diretto, assumendosi il rischio di non conoscere la data di decorrenza delle nuove tariffe incentivanti.”
Sul fronte del fotovoltaico, invece, commeta l’associazione “sarà importante l’interlocuzione di ANIE Rinnovabili con l’Autorità per l’Energia per la determinazione della nuova struttura trinomia degli oneri generali di sistema da applicare gli utenti non domestici. Inoltre la diffusione degli impianti di piccola taglia, come dimostrano i dati Gaudì, evidenzia l’interesse sempre maggiore dei soggetti investitori verso l’autoconsumo anche attraverso l’installazione di sistemi di accumulo.”
Fonte: http://www.qualenergia.it/articoli/20160505-fotovoltaico-primo-trimestre-2016-33-sul-2015